Authors

Alvaro Bianchi

Abstract

Questo articolo ricostruisce il ruolo della filologia nel pensiero di Antonio Gramsci e la sua importanza. A tal fine, indaga sui dibattiti filologici che si sono svolti nella penisola dopo la formazione del nuovo stato nazionale; presenta il percorso di formazione dell’autore presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, con particolare attenzione ai suoi studi in glottologia e filologia; e, infine, si concentra su due momenti della produzione intellettuale di Gramsci: un primo momento, prima del carcere, in cui la filologia è stata un’arma di combattimento nelle polemiche culturali, principalmente contro esponenti del nazionalismo italiano, e un secondo momento, in carcere, quando questa disciplina diventa costitutiva di un metodo storico di ricerca e della stessa filosofia della prassi. This contribution reconstructs the role and importance played by philology in the thought of Antonio Gramsci. With this in view it goes into the philological debates that were taking place in Italy after the formation of the new national state. The article reconstructs Gramsci’s intellectual formation at the Faculty of Letters and Philosophy at the University of Turin, particular attention being paid to his studies in glottology and philology. After this, the article concentrates its attention on two aspects of Gramsci’s intellectual production: there is a first moment, before his imprisonment, in which philology is a weapon for cultural polemics, mainly against the supporters of Italian nationalism; and a second moment, in prison, when philology becomes the constitutive element of a historical method of research and of the philosophy of praxis itself.

Abstract Format

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