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L’attività del tradurre è tanto antica quanto la storia della civiltà umana nel suo complesso, ma il tema della traduzione solo nella seconda metà del secolo ventesimo è diventato oggetto di una disciplina specifica, secondo alcuni, o meglio di un ampio campo di studi interdisciplinari, dalla linguistica alla semiotica, dalla critica letteraria alla letteratura comparata, alla stessa filosofia in anni più recenti, sino al punto che si è potuto parlare di un tournant philosophique de la traduction da parte di uno dei primi studiosi di traduzione in Francia1. Comunque, una volta impostosi a vario titolo il tema della traduzione nella cultura contemporanea, è stato naturale guardarsi indietro e cercare di delineare una storia delle idee sulla traduzione nel passato remoto e prossimo, trovando in questo modo precursori o antenati illustri, anche se spesso il loro contributo si è limitato a frammenti o ad opinioni espresse in margine ad opere dedicate ad altri argomenti, oppure come chiose dei propri lavori di traduzione.
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Recommended Citation
Jervolino, Domenico, Croce, Gentile e Gramsci sulla traduzione [Italian], International Gramsci Journal, 1(2), 2010, 21-28.Available at:https://ro.uow.edu.au/gramsci/vol1/iss2/5